Auguri di buona Pasqua

 

 

 

Care ragazze e cari ragazzi,

 

tra poche ore, in tutto il mondo, iniziano le celebrazioni della Pasqua. È la festa Cristiana più importante, in cui si celebra la vittoria della vita sulla morte, perché non può finire tutto in un sepolcro.

È anche la festa della pace tra gli uomini.

Spesso, la Pasqua, è rappresentata da una colomba che vola e porta un ramo d'ulivo, simbolo della riconciliazione.

 

In questo momento così buio per l'umanità, con una guerra alle porte dell'Europa, ciascuno di noi ha almeno tre compiti: 

 

il primo è quello di non essere indifferenti, di non lasciare cioè che ogni giorno in più di guerra entri nella routine delle nostra vita e faccia diventare normale un conflitto che normale non è.

 

Il secondo è quello di continuare a essere o  diventare promotori di pace, nelle nostre famiglie, con i compagni, con i nostri amici.

Dovremmo apprezzare tutti il dono della pace. Certe immagini di distruzione e dolore a cui stiamo assistendo in queste settimane ci aiutano a ricordare che non è cosa scontata, la pace.

Va costruita, difesa, tutelata, promossa.

 

E il terzo compito, che è di tutti ma dei giovani in particolare, è quello di non perdere la speranza.

La speranza è il motore che ci tiene in vita, è la capacità di attendere e di lavorare per la pace come unica soluzione di un conflitto, di qualsiasi conflitto.

Il sepolcro vuoto ci insegna che non termina tutto dove noi scriviamo la parola fine.

C'è un dopo, inatteso, spesso sorprendente che ci fa ripartire anche dopo le esperienze più tristi e dolorose.

Questa è la vera Pasqua.

 

Buona festa della speranza.

 

Il direttore

Faustino Piardi